Sontuose ville con grandi giardini curati nei minimi particolari arricchiscono il territorio lariano e offrono la testimonianza del prestigio che nei secoli il Lago di Como ha sempre dimostrato diventando tappa obbligata per il Grand Tour che vedeva protagonisti nobili e letterati europei.
Il turista desideroso di scoprire il Lago di Como non può perdersi la visita di questi luoghi unici. Giardini imperdibili durante la fioritura primaverile con specie di piante provenienti da tutto il mondo e sale che conservano tesori e testimonianze artistiche uniche.
DA NON PERDERE:
Villa Carlotta – Tremezzo
La villa, le scalee e il giardino architettonico furono costruiti sul finire del 1600 per la famiglia Clerici. Passarono poi in proprietà al conte Sommariva, che ne modificò parzialmente lo stile secondo i dettami del neoclassicismo, e successivamente alla principessa Marianna dei Paesi Bassi, che ne fece dono di nozze alla figlia Carlotta. Al suo interno è ospitato un significativo museo che raccoglie statue, dipinti e mobili del periodo neoclassico, tra cui pregevoli sculture di Antonio Canova e tele di Francesco Hayez. Al secondo piano decorazioni settecentesche e stanze con arredamenti d’epoca.
Nel giardino si possono ammirare alberi e piante provenienti da ogni parte del mondo: pergolati di agrumi, imponenti siepi di camelie, felci arboree australi, palme, piante tropicali, conifere rare secolari, collezioni di bambù. In primavera (aprile-maggio) si assiste ad una meravigliosa fioritura di azalee delle quali qui sono presenti circa 150 varietà. Dai giardini e dalle terrazze della villa la vista spazia sul centro lago, Bellagio, le Grigne e il Legnone.
www.villacarlotta.it
Villa Monastero – Varenna
Antico convento e dimora patrizia è oggi Centro Convegni conosciuto a livello internazionale. Il giardino è ricco di piante esotiche con statue, tempietti e balaustre. Dalla villa deriva il nome dall’antico monastero di Santa Maria, appartenuto all’ordine Cistercense e fondato con buona probabilità prima del 1200. Nel 1567 il monastero venne soppresso su intervento del Card. Federico Borromeo e fu trasformato in residenza privata. Dal 1953 la villa è sede di corsi e convegni a carattere scientifico, amministrativo e culturale, oggi promosse e gestite dalla Provincia di Lecco e dall’Istituzione Villa Monastero, suo ente strumentale.
www.villamonastero.eu
Villa Serbelloni – Bellagio
Costruita nel 1605 nella parte alta del paese di Bellagio, è attualmente di proprietà della Fondazione Rockefeller che la utilizza come centro studi e conferenze. Accessibile al pubblico è l’enorme e scenografico parco, che occupa gran parte del promontorio con quasi 18 chilometri di viali. Si possono osservare principalmente cipressi e ulivi, siepi che modellano i terrazzamenti e aiuole geometricamente disegnate. Il panorama spazia sui due rami del lago, con vedute di straordinaria bellezza.
www.bellagiolakecomo.com
Villa Melzi d’Eril – Bellagio
Sulle rive del lago, a Bellagio, fu costruita per il duca Francesco Melzi d’Eril ed è tutt’ora privata. Il progetto fu affidato all’architetto Giocondo Albertolli ed i lavori vennero eseguiti fra il 1808 e il 1810. E’ completamente visitabile il meraviglioso giardino, che fu realizzato adattando il terreno con terrazzamenti e dossi,abbellito con essenze tropicali ed esotiche, sculture, fra cui spicca il celebre gruppo con Dante e Beatrice, un tempietto moresco ed un laghetto giapponese. Anche l’ “orangerie”, ora trasformata in piccolo museo, e la cappella di famiglia sono visitabili.
www.giardinidivillamelzi.it
Villa del Balbianello – Lenno
Sul promontorio di Lenno sorge la splendida Villa del Balbianello, costruita per volere del Cardinale Durini nel 1700 e ora proprietà del FAI. E’ uno degli angoli più suggestivi del lago. La bellissima loggia panoramica si affaccia sul paese di Bellagio e sull’Isola Comacina. Al piano più alto della dimora si trova un singolare museo che raccoglie le collezioni d’arte e i ricordi di viaggio dell’ultimo proprietario, l’esploratore Guido Monzino, appassionato di spedizioni e uomo di grande cultura. Fu lui a destinare la villa al Fondo per l’ Ambiente Italiano per lascito testamentario.
Il giardino è caratterizzato da terrazze e balaustre e segue fedelmente l’andamento del terreno, scosceso con ripide rocce in alcuni punti e più dolce e digradante in altri.
www.fondoambiente.it